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Come in generale per le lingue e le culture medievali, anche per le storie di Alessandro il Veneto è stato un luogo importante di incontro e di interesse, di riuso e di elaborazione di testi sulle vicende del Macedone in direzione plurilinguistica e polimorfa. Sono situazioni e pratiche riconoscibili nella confezione e nella circolazione di manoscritti del "Roman", nel rinvenimento di tracce e frammenti alessandrini, nelle citazioni dei trovatori operanti nel Veneto e in Italia, nei poemi francoitaliani e nella feconda produzione di volgarizzamenti in prosa e di poemi in versi sulle storie di Alessandro. Nel Veneto, e più latamente in Italia, non si è sviluppata una tradizione di volgarizzamenti 'orizzontali' del "Roman d'Alexandre", derivanti cioè dal testo francese, come avviene per le avventure dei cavalieri arturiani e di Tristano, il "Roman" è diffuso nella lingua originale, mentre è preminente lo sviluppo di una tradizione di volgarizzamenti 'verticali' e di rifacimenti basati sui testi mediolatini dell'"Historia de preliis".